La via del Kriya Yoga

La rotta aerea verso Dio

L’antica Scienza Sacra della Realizzazione del Sé

Il Kriya Yoga è un’avanzata tecnica yogica di meditazione e pranayama tramandata dagli antichi saggi illuminati del passato e andata dimenticata durante le epoche del materialismo.

Se praticata correttamente consente di accelerare considerevolmente il progresso umano verso la Realizzazione del Sé e di Dio.

Riportata alla luce del grande Mahavatar Babaji e trasmessa a Lahiri Mahasaya di Benares il quale fu incaricato di renderla nuovamente accessibile ai ricercatori spirituali del mondo.

Paramhansa Yogananda, istruito dal suo Guru lo Swami Sri Yukteswar fu inviato in occidente per diffondere questa tecnica realizzativa yogica.

Etimologia del termine Kriya

La radice verbale sanscrita di Kriya è Kri, fare, agire, reagire; la stessa radice si trova nella parola Karma, il principio naturale di causa ed effetto. Kriya Yoga perciò significa «unione» (yoga) con l’infinito attraverso una data azione o rito (Kriya).

Uno yogi che ne segua scrupolosamente la tecnica viene gradualmente liberato del Karma, la catena della legge di causa ed effetto e delle sue azioni equilibranti.


Il Kriya Yoga nelle Sacre Scritture

Krishna, il più grande profeta dell’india, si riferisce al Kriya Yoga in due versetti della Bhagavad Gita:

«immettendo respiro inalante nel respiro esalante, e respiro esalante nel respiro inalante, lo yogi neutralizza entrambi questi respiri; così egli sottrae Prana al cuore e lo porta sotto il suo controllo» un altro versetto della Gita dice: «si rende libero in eterno quell’esperto di meditazione (muni) che, cercando la meta suprema, è capace di ritrarsi dai fenomeni esterni fissando lo sguardo nel punto centrale fra le sopracciglia e neutralizzando le correnti uniformi di prana e di apana nelle narici e nei polmoni e di dominare la propria mente sensoria e l’intelletto, nonché di rendersi libero dai desideri, dal timore e dall’ira».

«il Kriya Yoga che attraverso te io do al mondo in questo diciannovesimo secolo», disse Babaji a lahiri Mahasaya, «è la stessa scienza, riesumata, che Krishna diede migliaia d’anni fa ad arjuna, e che in seguito fu conosciuta da Patanjali e Cristo, da san Giovanni, san Paolo e da altri suoi discepoli».

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Domande frequenti


Ogni anno, solitamente due volte all'anno, si tengono presso il Villaggio di Fratellanza Mondiale di Cesena cerimonie d'iniziazione al Kriya Yoga, tenute dall'Insegnante Spirituale del Villaggio: Kriyaswami Sevananda, discepolo di Paramhansa Yogananda e Kriyaban da molti anni.

Alternativamente, dopo aver completato i primi due passi del percorso, se non è possibile partecipare alle cerimonie collettive d'iniziazione, richiedere una cerimonia privata d'iniziazione al kriya.

Per essere ammessi alla cerimonia di iniziazione al Kriya Yoga presso il Villaggio di Fratellanza Mondiale di Cesena, bisognerà in ogni caso aver partecipato al percorso di preparazione come descritto in questa pagina.

Citiamo le indicazioni di Yogananda:

«Il Kriya Yoga non viene dato fino a che il devoto non ha praticato altre tecniche altamente avanzate, preparando la mente alla suprema benedizione che giunge con quella tecnica più elevata. L’esperienza mi ha dimostrato la necessità di seguire questa regola generale».

Senza l'aiuto di un vero guru, qualcuno la cui coscienza si è immersa nell'infinito e ha realizzato il Sé, o un insegnante altamente progredito e autorizzato a seguire discepoli, il progresso spirituale può essere incerto, lento e perfino pericoloso poiché nel mondo di maya (illusione) e dualità in cui è immerso l'essere umano, molti sono i vicolo ciechi e gli specchietti per le allodole perfino nel cammino spirituale dove molte strade sembrano autentiche ma alla fine non conducono a nessun reale progresso.

In india dove la spiritualità è stata praticata e studiata per millenni e attraverso i veri lignaggi spirituali sono stati prodotti durante i secoli innumerevoli maestri liberati, lat tradizione ha sempre sostenuto che un vero guru sia una condizione indispensabile per il successo sul sentiero spirituale.

Infatti le più alte realizzazioni e conoscenze spirituali vengono da sempre tramandate attraverso il parampara, la trasmissione diretta tra guru e discepolo. La trasmissione non riguarda soltanto conoscenze, tecniche e metodi, ma soprattutto vibrazioni e magnetismo spirituale dall'insegnante realizzato al discepolo.

La conoscenza vera è dunque un processo intuitivo di sempre crescente sintonia interiore con Dio e i suoi maestri liberati, anziché un processo intellettuale.

E' possibile prendere il discepolato a Paramhansa Yogananda ed ai guru del lignaggio del Kriya Yoga e ricevere l'iniziazione al Kriya dopo aver completato i passi uno e due come elencati in questa pagina. 

Rispondiamo a questa domanda citando un passo di Paramhansa Yogananda:

«Un tratto significativo della vita di Lahiri Mahasaya fu quello di concedere l’iniziazione al Kriya a persone di ogni fede religiosa. Non soltanto induisti, ma anche musulmani e cristiani, furono annoverati fra i suoi principali discepoli. Monisti e dualisti, fedeli di ogni credo o non affiliati ad alcuna religione ufficiale, tutti venivano accolti con imparzialità e istruiti dal guru universale... Il grande guru incoraggiava i suoi vari allievi ad attenersi alla buona disciplina tradizionale della propria fede di appartenenza. Ponendo l’accento sulla natura onnicomprensiva del Kriya quale metodo pratico di liberazione, Lahiri Mahasaya lasciava ai suoi chela la libertà di esprimere la propria vita in conformità con il proprio ambiente e la propria educazione».

Autobiografia di uno yogi, edizione del 1946

Prendendo l'iniziazione confermi il tuo discepolato a Dio e ai Maestri realizzati del Kriya Yoga, impegnandoti a praticare fedelmente e con regolarità le tecniche del Kriya come ti sono state insegnate.

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Per qualsiasi informazione sul Kriya Yoga contattaci via e-mail all’indirizzo kriyayoga@fratellanzamondiale.org

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