Si, ma l’iniziazione al Kriya Yoga viene impartita personalmente e non in gruppo dopo un percorso di sviluppo e crescita spirituale secondo gli insegnamenti di Paramhansa Yogananda ed il nostro lignaggio e la pratica delle tecniche di base per almeno un anno che è possibile apprendere mettendosi in contatto via e-mail.
Citiamo le indicazioni di Yogananda:
«Il Kriya Yoga non viene dato fino a che il devoto non ha praticato altre tecniche altamente avanzate, preparando la mente alla suprema benedizione che giunge con quella tecnica più elevata. L’esperienza mi ha dimostrato la necessità di seguire questa regola generale».
Senza l’aiuto di un vero guru, qualcuno la cui coscienza si è immersa nell’infinito e ha realizzato il Sé, o un insegnante altamente progredito e autorizzato a seguire discepoli, il progresso spirituale può essere incerto, lento e perfino pericoloso poiché nel mondo di maya (illusione) e dualità in cui è immerso l’essere umano, molti sono i vicolo ciechi e gli specchietti per le allodole perfino nel cammino spirituale dove molte strade sembrano autentiche ma alla fine non conducono a nessun reale progresso.
In india dove la spiritualità è stata praticata e studiata per millenni e attraverso i veri lignaggi spirituali sono stati prodotti durante i secoli innumerevoli maestri liberati, lat tradizione ha sempre sostenuto che un vero guru sia una condizione indispensabile per il successo sul sentiero spirituale.
Infatti le più alte realizzazioni e conoscenze spirituali vengono da sempre tramandate attraverso il parampara, la trasmissione diretta tra guru e discepolo. La trasmissione non riguarda soltanto conoscenze, tecniche e metodi, ma soprattutto vibrazioni e magnetismo spirituale dall’insegnante realizzato al discepolo.
La conoscenza vera è dunque un processo intuitivo di sempre crescente sintonia interiore con Dio e i suoi maestri liberati, anziché un processo intellettuale.
E’ possibile prendere il discepolato a Paramhansa Yogananda ed ai guru del lignaggio del Kriya Yoga e ricevere l’iniziazione al Kriya dopo aver completato i passi uno e due come elencati in questa pagina.
Rispondiamo a questa domanda citando un passo di Paramhansa Yogananda:
«Un tratto significativo della vita di Lahiri Mahasaya fu quello di concedere l’iniziazione al Kriya a persone di ogni fede religiosa. Non soltanto induisti, ma anche musulmani e cristiani, furono annoverati fra i suoi principali discepoli. Monisti e dualisti, fedeli di ogni credo o non affiliati ad alcuna religione ufficiale, tutti venivano accolti con imparzialità e istruiti dal guru universale… Il grande guru incoraggiava i suoi vari allievi ad attenersi alla buona disciplina tradizionale della propria fede di appartenenza. Ponendo l’accento sulla natura onnicomprensiva del Kriya quale metodo pratico di liberazione, Lahiri Mahasaya lasciava ai suoi chela la libertà di esprimere la propria vita in conformità con il proprio ambiente e la propria educazione».
Autobiografia di uno yogi, edizione del 1946
Prendendo l’iniziazione confermi il tuo discepolato a Dio e ai Maestri realizzati del Kriya Yoga, impegnandoti a praticare fedelmente e con regolarità le tecniche del Kriya come ti sono state insegnate.
Il percorso è ad offerta libera, ma riservato ai devoti sinceri che si impegnano nel percorso.